Abstract “Manifesto”
Visione ROMA – ROME Perspective
Opportunità
La crisi ambientale ed economica globale come opportunità di cambiamento.
L’autonomia legislativa rispetto al livello nazionale in tema di urbanizzazione, impatti climatici e ambientali, migranti.
Le ultime giunte capitoline che hanno rinunciato al dialogo tra le capitali d’Europa nel passato i vece promosso ed attuato
Governi cittadini inadeguati
Le giunte (centrodestra e pentastellate) hanno determinato il blocco totale dello sviluppo economico e sociale di Roma
Mancanza di una “Idea di Città “ capace di coinvolgere le forze presenti e spesso silenti.
Assenza di esperienza e competenza che sta determinando danni gravissimi nella gestione amministrativa.
Degrado ambientale e peggioramento dei servizi fondamentali (smaltimento rifiuti, trasporto pubblico, assetto del territorio
Degrado del sistema commerciale con ampi fenomeni di concorrenza abusiva ed illegale.
Politiche di governo tendenti ad annullare il ruolo dei corpi intermedi per una visione che rischia di declinare verso un modello autoritario.
Rinuncia all’evoluzione delle riforme istituzionali della Capitale
Potenzialità da cogliere ed indirizzare
Sviluppo territoriale sostenibile
Potenzialità delle risorse esistenti nel territorio
Partecipazione attiva dei soggetti sociali
Ruolo attrattivo della Capitale per gli investimenti esteri e nazionali
Networking sociale ed istituzionale
Necessità di una classe politica e dirigenziale competente, per il governo cittadino e per la gestione dei servizi
Consultazioni con le amministrazioni delle capitali europee, per reimmettere Roma nel ruolo promotore.
Attivazione delle rappresentanze delle forze sociali
Promozione della partecipazione del mondo accademico, della ricerca, e delle realtà territoriali.
Collaborazione con i corpi intermedi per la selezione di gruppi dirigenti competenti
Ripresa della riforma istituzionale di Roma Capitale e della semplificazione dei livelli istituzionali rimasta incompiuta
Spostamento sui sindaci circoscrizionali dei poteri che un solo Sindaco non riesce a gestire per una realtà così vasta come Roma
Affidamento alla Capitale di poteri più ampi in particolare in tema di governo del territorio.
Rilancio dello sviluppo
Recupero e adeguamento dello strumento urbanistico inattuato nelle sue parti fondamentali
Riavvio dei tanti programmi di recupero urbano semicentrale e periferica (San Lorenzo, Centocelle ecc .) sempre più degradate
Una azione decisa per il decoro e la vivibilita cittadina (ambiente, mobilità, socialità, sicurezza)
Rilancio dei progetti
Ripresa dei numerosi progetti colpevolmente abbandonati, sicuramente nuovo impulso all’economia cittadina
Promozione dei nuovi progetti di una dimensione regionale.
Riattivazione del progetto del nuovo polo museale in Via dei cerchi connesso alla realizzazione di Campidoglio 2.
Ripresa della razionalizzazione degli uffici amministrativi della Capitale e della Regioni
Progettazione di un nuovo piano per il commercio ed il turismo di Roma
Ideazione di programmi ecologici non penalizzanti
Proposte innovative capaci di dare nuove opportunità di lavoro ai giovani in linea con l’evoluzione del sistema economico e produttivo nazionale ed internazionale
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