TAVOLA ROTONDA – CHI SONO
Sen. Luigi Zanda
Figlio di Efisio Zanda Loy (capo della polizia dal 1973 al 1975), dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza ed essersi abilitato dapprima alla professione di procuratore legale poi a quella di avvocato e di procuratore legale, vinse il concorso pubblico per diventare consigliere di Prefettura. Cominciò la sua attività professionale nell’ufficio legale dell’IRI; in seguito a partire dagli anni Ottanta fu per circa dieci anni consigliere di amministrazione del gruppo editoriale L’Espresso e vicepresidente dell’editoriale periodici culturali dello stesso gruppo (MicroMega, La Nuova Ecologia, Gambero Rosso). Durante gli anni Settanta ha collaborato con il Ministro per la Riforma della pubblica amministrazione, è stato segretario-portavoce alla Presidenza del Consiglio con il primo ed il secondo governo Cossiga (1979-1980). Dal 1986 al 1995 è stato presidente del Consorzio Venezia Nuova, concessionario dello Stato per gli interventi di riequilibrio ambientale e di difesa di Venezia e della sua laguna. Agli inizi degli anni Novanta è stato presidente di Lottomatica, società per azioni concessionaria della realizzazione e della gestione in Italia del sistema automatizzato del gioco del lotto. Negli anni dell’amministrazione di Francesco Rutelli come sindaco di Roma è stato presidente ed amministratore delegato dell’Agenzia romana per la preparazione del Giubileo del 2000, dalla sua costituzione nel giugno 1995 e sino allo scioglimento, nell’aprile 2001. L’Agenzia era una società per azioni totalmente pubblica i cui azionisti erano il Ministero del Tesoro, il Comune di Roma, la Provincia di Roma, la Regione Lazio, la Camera di Commercio di Roma, il Comune di Firenze, il Comune di Napoli.Dall’agosto 2001 all’ottobre 2002 Zanda è stato presidente della Fondazione Palaexpo cui è affidata la gestione delle due più importanti gallerie romane per esposizioni temporanee, le Scuderie del Quirinale ed il Palazzo delle Esposizioni. Dall’aprile 2001 al novembre 2002 è stato anche presidente della Fondazione Quadriennale di Roma. Il 2003 è eletto per la prima volta senatore nella XIV Legislatura. Alle politiche del 2006 viene rieletto senatore nelle liste de La Margherita, venendo confermato anche nel 2008 tra le file del Partito Democratico.
Confermato senatore per il quarto mandato consecutivo alle politiche del 2013, durante la XVII legislatura è stato Capogruppo del Partito Democratico al Senato della Repubblica. È membro della direzione nazionale del Partito Democratico. Alle elezioni politiche del 2018 viene nuovamente eletto senatore.
Il 17 marzo 2019, dopo la vittoria di Nicola Zingaretti alle primarie, diventa tesoriere del Partito Democratico.
On Roberto Morassut
laurea in Lettere con indirizzo di Storia contemporanea, nel 2001 Assessore all’Urbanistica e a Roma Capitale.
Nel 2005 Commissario Governativo per riqualificazione dell’ambito urbano e nel 2016 membro effettivo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU).
Nel 2008 è eletto deputato riconfermato nel 2013 e membro dell’VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) , 2014 nominato nella delegazione del Parlamento italiano Assemblea Parlamentare NATO (Commissione Scienza e Tecnologia)
Eletto Vice Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul degrado delle periferie italiane. Nel 2018 viene rieletto Deputato.
2019 Sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare
Membro dell’Assemblea Nazionale e della Direzione Nazionale del Partito Democratico
On Michele Anzaldi
Nato a Palermo, vive a Roma.
Nel novembre 1987 fonda in Legambiente il “Telefono verde”.
Nel gennaio 1988 fonda OP-LA Osservatorio parlamentare Legambiente. Aderiscono all’iniziativa Massimo Scali, Edo Ronchi, Massimo Serafini, Laura Conti, Gianni Mattioli, Giovanni Berlinguer, Antonio Cederna, Gianni Tamino, Giorgio Nebbia, Franco Bassanini, Enzo Tiezzi, Chicco Testa, Adelaide Aglietta. Nel 1992 è direttore di Legambiente Notizie.
Nel 1989 collabora con la rivista “Rifiuti Nello stesso anno inizia anche la collaborazione, durante la direzione di Paolo Gentiloni, con il mensile ecologista La nuova ecologia. Dal 25 giugno 1996 al 23 dicembre 1996 ricopre l’incarico di capo ufficio stampa del Comune di Roma. Dal 1º gennaio 1998 al 31 dicembre 2001 è nuovamente capo dell’ufficio stampa del comune di Roma e portavoce del Sindaco di Roma. Dal mese di febbraio 1998 a gennaio 2001 ha ricoperto l’incarico di Capo ufficio stampa del Commissario Straordinario del Governo per il Giubileo del 2000 presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel gennaio 2001 diviene il responsabile informazione della campagna elettorale del candidato premier dell’Ulivo e portavoce di Francesco Rutelli. Resta portavoce di Rutelli, come coordinatore dell’Ulivo e capo della Margherita e nel 2004 come coordinatore della lista Uniti nell’Ulivo. Affianca l’ex sindaco di Roma anche nei suoi incarichi di co-presidente del Partito Democratico Europeo, dal 2004 al 2006, e di Ministro per i Beni e le Attività Culturali e Vicepresidente del Consiglio, dal 2006 al 2008.
Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto nella Camera dei Deputati. Successivamente viene eletto Segretario Generale della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Alle elezioni politiche del 2018 viene rieletto alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Lazio 1 e rieletto Segretario Generale della Commissione parlamentare per l‘indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
Oggi è deputato di Italia Viva
Prof. Avv. Piero Sandulli
Nato a Roma il 10 marzo 1954, laureato, con lode, in Giurisprudenza nel 1977, presso l’Università di Roma “La Sapienza”.
Titolare della Cattedra di Diritto Processuale Civile e Sportivo nell’Università di Roma “Foro Italico”.Professore invitato di Diritto Processuale Civile presso la Facoltà di Diritto Civile della Pontificia Università Lateranense, nello Stato Vaticano.Docente di Diritto Processuale Civile presso la Scuola delle Professioni legali dell’Università di Roma “La Sapienza” e di Teramo.Docente di diritto processuale civile presso la Scuola forense Vittorio Emanuele Orlando dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
Responsabile del settore della Giustizia Sportiva, nel Master di Diritto Sportivo dell’Università “La Sapienza” di Roma, di cui è stato promotore.Responsabile del settore Processo del Lavoro nel Master di Diritto del Lavoro e Previdenza Sociale dell’Università “La Sapienza” di Roma.Avvocato abilitato alla difesa innanzi alle giurisdizioni superiori.
Componente del Nucleo strategico di Valutazione dei dirigenti dell’Agenzia di diritto allo studio universitario della Regione Lazio.Componente del Consiglio giudiziario presso la Corte d’Appello di l’Aquila (2012-2016).Presidente della Corte Sportiva d’Appello della Federcalcio, è giudice sportivo della F.I.G.C. dal 1996. E’ Presidente del Collegio di garanzia della Federnuoto.
Assessore alle Politiche Giuridiche e demografiche del Comune di Roma (1993-1997). Presidente del Nucleo di valutazione della Provincia di Roma (2003-2013). Componente delle Commissioni di riforma legislativa presso il Ministero della Funzione Pubblica ed il Ministero di Giustizia.Componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma (2001-2004).Presidente di una sezione della censura cinematografica presso il Ministero dei Beni Culturali (2007-2009).
Autore di molteplici pubblicazioni (193), tra cui 7 monografie è tra i fondatori di Visioneroma.
Lorenzo Tagliavanti
è Presidente della Camera di Commercio di Roma, Direttore della confederazione nazione dell’artigianato e della piccola e media impresa Cna, Presidente di Unioncamere Lazio, Presidente della Società Tecnoservicecamere s.c. p.a., membro del consiglio di territorio per il centro Italia di Unicredit.
E’ presente, in quanto presidente della Camera di Commercio di Consigli di Amministrazione di diverse società del sistema camerale.
Laureato in Economia e Commercio, facoltà di economia dell’Università di studi di Roma La Sapienza con una tesi di laurea su ” consistenza e tendenze evolutive dell’artigianato e della piccola e media impresa nel Lazio”.Stefano Ciafani
Il 20 maggio 1980 nasceva formalmente la Lega per l’Ambiente dell’Arci. Fu quello il battesimo di un’associazione che aveva in serbo un progetto ambizioso: promuovere un’idea di ambientalismo che potesse parlare di natura e società in una sorta di simbiosi, capace di non trascurare le battaglie storiche dell’ecologismo, ma considerando allo tempo il contesto socio culturale dei territori. In quarant’anni Legambiente ha cambiato la storia dell’ambientalismo del nostro paese, spesso anticipando i tempi e cambiando il nostro vocabolario per sempre. Stefano Ciafani è presidente nazionale di Legambiente dal 2018.
Stefano Ciafani
Presidente nazionale di Legambiente. Ingegnere ambientale, Stefano Ciafani ha iniziato la sua storia in Legambiente nel 1998 grazie al servizio civile. Dal 2006 al 2011 ne è stato il responsabile scientifico, vicepresidente dal 2011 al 2015, direttore generale dal 2015 al 2018. È membro del Comitato scientifico di Ecomondo, la fiera di Rimini sullo sviluppo sostenibile, e dell’Osservatorio per l’analisi normativa dell’Arma dei Carabinieri. È stato componente del Gruppo di lavoro Mafie e ambiente degli Stati generali della lotta alla criminalità organizzata nel 2017 dal Ministero della Giustizia. È stato consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti della XIV legislatura e membro del Comitato di indirizzo sulla gestione dei Raee presso il Ministero dell’ambiente. È stato membro del Comitato direttivo di Chimica Verde Bionet e del Comitato di indirizzo di RemTech, la fiera di Ferrara sulla bonifica dei siti contaminati. È Autore di numerose pubblicazioni di Legambiente.
Rebecca Spitzmiller e Retake
(Articolo di MARINO BISSO su Repubblica)
Dalla lotta per il decoro ai progetti per l’inclusione sociale. Il movimento che difende i beni comunali compie dieci anni di vita e progetta il futuro. Ecco le storie, le immagini, le voci di chi non si rassegna al degrado della capitale
Una riunione di condominio finita male e una donna, una ricercatrice americana, giunta Roma per amore e innamorata di Roma. Tutto è iniziato da lei, dieci anni fa e per caso: dalla docente di Roma Tre che, stufa di chiedere la ripulitura della facciata del suo palazzo nel quartiere Africano, decise di pensarci da sola. “Allora lo faccio io”: così disse Rebecca Spitzmiller, al rifiuto dell’assemblea del condominio di stanziare una somma per far pulire le facciate vandalizzate dell’edificio. Prese un solvente per forni e pulì insieme al figlio quelle orribili scritte. Si formò così, con il primo passaparola, un gruppo di amiche decise a sfidare non solo la moltiplicazione di tante piccole forme di degrado urbano ma soprattutto l’inerzia e l’indolenza con cui si lasciava scorrere tutto questo. “Doveva chiamarsi Save Rome – ricodano i volontari – ma suonava troppo paternalista. Allora si decise di cercare qualcosa di più energico, positivo e così nacque Retake”.
Da allora sono passati 10 anni. Quel gruppo originario di amiche si è ingrandito sempre di più e poi si è moltiplicato. E non solo a Roma ma anche in altre 40 città. Oggi nella capitale il movimento dei retakers contra oltre quindicimila volontari di tutte le età e nazionalità e delle più varie categorie sociali. A tenerli insieme e a spingerli a indossare la pettorina azzurra è la politica del fare sul territorio e un’idea comune: quella della difesa dei beni comuni. Dal centro alle periferie i gruppi di quartiere sono settanta più altri dieci tematici che si occupano di interventi nelle scuole, di visite sul territorio e di progetti di inclusione con migranti e nomadi. Venti sono in media le iniziative realizzate a settimana ( 965 nel 2019).
Nel 2018 la Presidenza della Repubblica Italiana ha conferito l’onorificenza di “Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana” alla fondatrice di Retake Roma, Rebecca Spitzmiller, e l’Attestato d’Onore di “Alfiere della Repubblica Italiana” al più giovane socio di Retake Roma, Simone Baglivo, riconoscendo nell’Associazione un esempio di “impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani”.
“Retake Roma, come organizzazione di volontariato, è impegnata nella lotta contro il degrado e nella valorizzazione dei beni pubblici e nella diffusione del senso civico sul territorio. Sviluppa iniziative e progetti finalizzati allo sviluppo sostenibile della città, con precipuo riferimento al recupero, la valorizzazione e l’innovazione degli spazi pubblici, attraverso la collaborazione con tutti i componenti della società: l’Amministrazione pubblica, le Istituzioni, le imprese, organizzazioni no profit – spiegano i voloontari – Ma col passare degli anni Retake ha allargato le sue iniziative anche al sociale dando vita a progetti di inclusione rivolti a immigrati e nomadi. Durante l’emergenza Covid ha garantito la consegna di pacchi alimentari a migliaia di famiglie in difficoltà”.
Claudio Minelli
Ha frequentato la facoltà di ingegneria indirizzo chimico, mentre era ricercatore nella Selenia S.p.a dove si occupava di crescite epitassiali su substrati di Silicio cristallino.
Ha vissuto la stagione delle lotte studentesche come studente lavoratore e membro del consiglio di fabbrica.
Ha svolto una intensa attività sindacale come segretario della Fiom Cgil, poi come segretario generale della camera del lavoro della zona industriale di Pomezia, nella Fillea e infine come segretario generale della Camera del Lavoro di Roma.
Dal 1993 è stato Assessore nelle Giunte Rutelli, poi in quelle Veltroni fino al 2008, con una interruzione durante la quale ha curato la realizzazione dei nuovi mercati generali di Roma in Guidonia , definendo da assessore la localizzazione , poi da presidente del Car, l’appalto, l’esecuzione e poi l’assetto societario, ancora vigente, dello stesso Centro Agro Alimentare .
Durante lo stesso periodo è stato presidente dell’associazione nazionale dei mercati agroalimentari italiani e Responsabile dell’Ufficio Progetti Speciali ( UPRO) . E’ stato responsabile di tutti i processi elaborativi e procedurali di molteplici iniziative tra queste :
I piani del commercio che hanno consentito l’ammodernamento del sistema commerciale cittadino, la realizzazione dei centri commerciali metropolitani, le aperture domenicali, la realizzazione di molti trasferimenti in sede propria dei mercati su strada come la realizzazione del nuovo mercato dell’Esquilino; le modifiche di destinazione d’uso di immobili da acquisire per l’edilizia popolare, gli accordi con il governo per il finanziamento dei piani di edilizia, i piani di alienazione del patrimonio disponibile; “l’anello dell’innovazione” di Via Veneto con l’insediamento di attività commerciali internazionali, l’ammodernamento degli alberghi e l’apertura di nuovi; la localizzazione e approvazione del progetto per la nuova Fiera di Roma con la liberazione dell’area dell’ex Fiera; Il nuovo Campus Biomedico su aree donate da Alberto Sordi; il piano di recupero della Galleria Colonna oggi galleria Sordi e l’inserimento nei piani superiori della Presidenza del Consiglio; il recupero dell’Esedra di piazza della Repubblica che versava in condizioni fatiscenti con la realizzazione di uno dei più grandi alberghi di Roma; il decentramento di circa 4500 dipendenti prima ubicati in uffici del centro, con la realizzazione delle nuove sedi della polizia di stato e della Dia sulla via Tuscolana e su Via Anagnina; il programma di patrimonializzazione della sede Alitalia sulla Muratella;il recupero del palazzo demolito in piazza Vittorio oggi sede ENPAM;il nuovo Teatro Ambra Jovinelli; la localizzazione del nuovo Museo della Shoah ;Inoltre il grande programma “Campidoglio 2” di cui Il cambio di amministrazione ha consentito solo una parziale, ma importantissima attuazione tra cui uno dei più grandi piani di modifica di destinazione d’uso di proprietà statali e trasferimenti demaniali, la ex Manifattura Tabacchi sull’Ostiense, acquistato dal Comune con gli oneri concordati per il cambio di destinazione degli immobili statali ( torri Eur, Istituto geologico, Poligrafico dello stato di piazza Verdi ecc). Nella ex manifattura sono stati comunque insediati definitivamente e provvisoriamente (senza il grande ampliamento previsto) molti uffici Comunali. Un programma, se completato che avrebbe tra l’altro consentito la realizzazione di un grande polo museale presso gli uffici di via dei Cerchi.
E’ tra i fondatori di Visioneroma.