LA SICUREZZA A ROMA. DIBATTITO TRA GLI AMICI DI VISIONEROMA
LA SICUREZZA A ROMA OPINIONI A CONFRONTO
Sui temi della sicurezza e della legalità a Roma vorrei aprire una discussione argomentata anche per parlarene con VV.UU e autorità competenti-
Andrea Rossi
Condivido sulla esigenza di aprire un filone razionale per contribuire a modificare il mercimonio sulla violenza diffusa dalla tv nera, che agisce sull’emotività dei più deboli, senza mai inserire gli eventi, anche tragici, nella filosofia della vita sociale costruita da attori mediatici servi dell’economia e del potere
Piergiorgio Tupini
Ho ricercato qualcosa sul tema sollevato. Nella presentazione di questi testi si cita, in uno, la collaborazione fra pubblico e privato e, nell’altro, lo stato di diritto. Io avrei aggiunto la scuola ma, sicuramente, converrà prima leggere. Cosa ne pensi di questi testi?
Antonio Bottoni
Piergiorgio condivido totalmente il tuo punto di vista e temo terribilmente “il mercimonio” che da sempre la destra attua su questi temi. Però, ti assicuro, nel mese di giugno sono stato costretto a dover prendere metro B e Metro A più volte ed ho assistito ad ogni mio passaggio da Termini, Colosseo, Spagna ed Ottaviano a veri e propri assalti da parte di gruppi organizzati, prevalentemente composti da “Latinos” e da “Nomadi” oramai particolarmente aggressivi, anche perché molti passeggeri, nell’assenza sistematica di vigilanza, hanno iniziato a reagire alla sfrontatezza di queste vere e proprie gang.
Quindi, va bene andare alle radici del problema, ma altrettanto bisogna esigere che Stato e Comune, tutelino la cittadinanza ed i turisti, che oramai sono costretti a dover mettere in conto che sulle Metro di Roma, “si vive l’avventura” …
Michelangelo Guzzardi
In tema di sicurezza la lega dice la sua
ASI) Roma. – “Accogliamo con favore le rassicurazioni che questa mattina abbiamo ricevuto dal prefetto di Roma Lamberto Giannini, a cui ci siamo rivolti per portare alla sua attenzione la grave situazione di degrado e abbandono in cui versa il quartiere Esquilino.
Una zona in preda a bande criminali, spaccio di sostanze stupefacenti, furti che si sono moltiplicati negli anni, abusivismo. Episodi che purtroppo non accennano a diminuire e che generano solo paura e insicurezza all’interno delle nostre comunità. I nostri cittadini chiedono presidi, sgomberi dei mercati abusivi, controlli a tappeto: interventi continui e risolutivi su cui il prefetto si è dimostrato disponibile affinché si possa agire nell’immediatezza. Auspichiamo che, così come il prefetto e il governo si stanno mobilitando per mettere in campo una serie di azioni volte al contrasto dell’illegalità, anche l’amministrazione comunale possa dimostrarsi davvero vicina e sensibile alle richieste dei nostri cittadini, per il ripristino dell’ordine pubblico e della sicurezza soprattutto nei quartieri più fragili della Capitale”. Lo dichiarano in una nota il deputato della Lega Simonetta Matone e il capogruppo del partito in Campidoglio Fabrizio Santori, al termine di un incontro a Palazzo Valentini con il prefetto di Roma Lamberto Giannini, comitati di quartiere e cittadini.
Antonio Bottoni
Purtroppo le frange malavitose straniere non possono essere educate e condivido pienamente il tuo disappunto e risentimento di esperienze da terzo mondo. Però i nostri giovani meritano di essere recuperati, sempre che la politica becera non ami di più il manganello rispetto all’aiuto concreto, spesso eluso poiché richiede sacrificio e impegno economico. Il tuo apporto alla discussione è essenziale.
Piergiorgio Tupini
Condivido in pieno e come a suo tempo ebbi modo di illustrare nel corso di un convegno durante la Campagna Elettorale alle primarie per David Sassoli Sindaco, senza il rispetto delle regole, è difficile promuovere Politiche di Solidarietà ed Integrazione.
Michelangelo Guzzardi
Sulla stampa un segnale positivo:
Non per fare il disfattista, ma sé questo è il risultato! Roma Nord…..città metropolitana
Video di Michele Campisi
Intervengo, anche se in ritardo, sulla diatriba in tema sicurezza nella capitale.
Il problema esiste ed è sotto gli occhi di tutti, come in tutte le grandi città europee tolta qualche rara eccezione.
L’errore più grande, a mio avviso, è confondere il tema della sicurezza con quello giudiziario.
Le leggi ci sono, i processi si fanno, i responsabili di reati vengono condannati ed è una favola che uscire dal carcere sia molto facile.
Non è così.
La legalità e il garantismo sono principii intoccabili che non hanno nessuna incidenza sul problema della sicurezza.
Il tema è un altro ed attiene a problematiche organizzative di tutt’altra natura.
Mi riferisco al controllo nei quartieri più colpiti, alla gestione delle forze di polizia, alla illuminazione delle zone più a rischio ed a tutto quello che può consentire un più attento monitoraggio soprattutto nelle ore notturne.
Non commettiamo l’errore assai diffuso, luogo comune abusato, di ritenere che tutto sia ricollegabile alla eccessiva indulgenza di una giustizia molle che con troppa facilità concede un lasciapassare a chi commette reati comuni nella nostra città mettendo a repentaglio la sicurezza dei cittadini.
Per non parlare poi dell’altro tema a molti caro della attribuzione di responsabilità alla presenza di troppi immigrati che sarebbero più facilmente dediti a commissione di reati contro il patrimonio e l’ordine pubblico.
Anche questo approccio al tema della sicurezza è a mio avviso fuorviante ed i numeri in tal senso parlano chiaro.
Più stranieri, società meno sicure?
Una prima questione da notare è che, nonostante la tendenza a criminalizzare i migranti, analizzando i dati vediamo che in Europa le società non sono diventate meno sicure a fronte dell’aumento della componente straniera della popolazione, e in particolar modo di una parte di questa (i richiedenti asilo), strutturalmente più esposta a una potenziale condizione di irregolarità.
Sono questi a mio avviso i temi da esplorare per avere un approccio corretto al problema della sicurezza e sono molte altre le riflessioni che vanno necessariamente considerate per affrontare in maniera costruttiva il problema.
Giuseppe Dinoto
Resp. sicurezza e strutture giudiziarie visioneroma
Condivido l’ analisi dell’avv. Dinoto ; la condivido in particolare quando fa riferimento alla necessità di valutare i “dati”. Credo che il fenomeno debba essere analizzato area per area ed, in ognuna di queste, cosa succeda di giorno e cosa di notte. Colgo l’occasione per sottolineare e rilanciare l’analisi dell’aspetto comunicativo: un’immagine non basta a “fotografare” un fatto.
Antonio Bottoni
Il tema della sicurezza della Città, che non va confuso con quello della legalità ( come è stato giustamente scritto) deve trovare soluzioni nuove che vedano il coinvolgimento di tutti gli operatori politici e amministrativi del territorio ( sulla sicurezza di tutti i cittadini non vanno fatte battaglie politiche). Va potenziato il controllo sul territorio e non possiamo permetterci il lusso di lasciare ampie aree prive di tutela alla gestione del malaffare! Sulla sicurezza bisogna investire ed operare anche con nuove strategie.
Piero Sandulli
Visioneroma ha affrontato il problema in un colloquio con Pino Nazio che qui si riporta.
La sicurezza nella Capitale, verità e problemi reali – Pino Nazio
DATI UTILI SU CUI RIFLETTERE
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