LE NUOVE NTA DEL PIANO REGOLATORE SECONDO FORUM DI VISIONEROMA

 

 


 

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Emendamenti 


La proposta adottata in giunta




I PRECEDENTI DIBATTITI DI VISIONEROMA 




LE NUOVE NTA DEL PRG: IDEE ED ESPERIENZE A CONFRONTO

(4 Luglio 2024)

 

 

VISIONEROMA SI PROPONE INNANZITUTTO LA DIFFUSIONE DEI CONTENUTI DI  SCELTE IMPORTANTI DELL’AMMINISTRAZIONE ED UNA LORO VALUTAZIONE CON PROFESSIONISTI  DEL SETTORE  CONFRONTANDOLE CON ALTRE ESPERIENZE
Dopo 15 anni dalla entrata in vigore del PRG, la bozza delle nuove Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del PRG

Dopo 15 anni dalla entrata in vigore del PRG, il 13 giugno scorso la Giunta Capitolina di Roma (la Giunta Comunale) ha licenziato la bozza delle nuove Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del PRG. Per poter entrare in vigore le nuove NTA dovranno essere oggetto di delibera di adozione da parte del Consiglio Comunale (l’Assemblea Capitolina), di osservazioni da parte del pubblico, delle relative controdeduzioni e di delibera di approvazione definitiva sempre da parte del Consiglio Comunale.

Le lnuove NTA intendono perseguire i seguenti obiettivi:

  • Semplificazione nell’attuazione urbanistica: adeguamento delle categorie d’intervento alla normativa nazionale e regionale – (art. 9), introduzione del permesso di costruire convenzionato (art. 12) e semplificazione dell’attuazione in Città Storica e consolidata (artt. 25 – 49), ad esempio mediante l’eliminazione del vincolo dei 60 posti letto massimi per le strutture alberghiere previsto in Città Storica o la possibilità di trasformare in strutture alberghiere edifici che abbiano il 70% degli immobili adibiti ad attività di affittacamere o case vacanze;
  • Semplificazione dei cambi di destinazione d’uso: riduzione delle categorie funzionali, inserimento della funzione logistica e maggiore flessibilità nel cambio di destinazione d’uso – art. 6;
  • Housing sociale, Student housing e Senior housing: accrescimento della quota di residenze a canone calmierato, student e senior housing attraverso programmi urbanistici; – modifica artt. 6, 22 e 45;
  • Immobili dismessi: disciplina ad hoc per favorire la riqualificazione edilizia e di contrasto agli immobili degradati – modifica art. 21 e introduzione artt. 21bis e 21 ter;
  • Aggiornamento della Carta per la Qualità (art. 16 e modifica elaborati).

Dopo la devoluzione dei poteri urbanistici dalla Regione Lazio al Campidoglio, avvenuta alla fine del 2022, la modifica delle Nta è diventata competenza esclusiva di Roma Capitale.

In relazione alle periferie, visto  che dei 192 Print (programmi integrati) previsti del Prg solo uno è in attuazione, si permette di intervenire in modalità diretta o con permesso di costruire convenzionato fino a 12mila mq (innalzati a 25mila nei tessuti per attività) in ogni Print, il che è consentito oggi solo in alcuni casi.

Sostegno anche allo sviluppo del social housing per cui si definisce l’inserimento degli alloggi sociali (comprensivi di student e senior housing) come standard aggiuntivi di cui al Dm 22/04/2008, insediabili nelle aree a servizi e si introduce l’housing tra le funzioni ammesse nell’ambito della cessione compensativa.

Si semplificano i cambi di destinazione d’uso con la riduzione da 7 a 5 delle categorie funzionali: residenziale, turistico-ricettiva, produttiva-direzionale, commerciale, rurale rendendo sempre possibile il cambio di destinazione d’uso all’interno delle categorie funzionali a meno di specifiche prescrizioni di tessuto.

Viene superato il vincolo del mix funzionale fino a 5mila mq negli ambiti di destinazioni residenziali nella città consolidata.

Per incentivare il rinnovo edilizio l’articolo 21 viene modificato e si introduce un articolo speciale, il 21bis, per contrastare il diffondersi di edifici abbandonati, che producono degrado e insicurezza: in questi casi l’Amministrazione potrà intimare alla proprietà di intervenire con progetti incentivati di rigenerazione urbana ma potrà anche sanzionarne l’inerzia intervenendo in danno e bloccando i cambi di destinazione.

Incentivata poi la cessione delle aree a servizi pubblici abbandonate, in cui non sono stati realizzati servizi o aree verdi attrezzate.

In sostituzione dell’esproprio si incentiva il riconoscimento perequativo per superare lo stallo nei procedimenti e favorire l’acquisizione e la dotazione di aree destinate a servizi pubblici per la collettività attraverso la modifica dell’articolo 22 delle Nta.

Si permette inoltre di intervenire in queste aree anche al privato attraverso la forma del Ppp (partenariato pubblico-privato), con la possibilità di avanzare proposte di realizzazione e gestione di servizi assimilabili a quelli pubblici previo convenzionamento con l’amministrazione e cessione al termine della convenzione, se non rinnovata.

Per le aree a verde private si consente di ridurre la dotazione di parcheggi nei pressi di nodi del trasporto pubblico su ferro fino all’80 per cento.

Nella città storica, per le strutture alberghiere viene eliminato il limite di 60 posti letto massimi e si favorisce la conversione degli immobili che abbiano il 70 per cento della struttura adibito ad attività di affittacamere o case vacanze in strutture alberghiere, così da fornire una densificazione dell’offerta di ricettività incrementandone la qualità.

Quanto, invece, alla Carta per la qualità, novità sull’elaborato del Prg che riporta tutti gli immobili e le aree urbane sottoposti a uno speciale regime di tutela individuato da Roma Capitale, autonomo rispetto agli altri vincoli statali e definito in accordo con la Sovrintendenza di Roma Capitale: con il suo aggiornamento si recepiscono le novità intercorse dal 2008 (è la prima volta che accade dopo l’approvazione del Prg), si introducono nuovi immobili da tutelare (villini storici del I e II Municipio) e si eliminano quelli per i quali non è più giudicato necessario uno specifico regime di tutela.”

Nel dettaglio la proposta prevede: la perimetrazione di 246 nuovi villini individuati, 113 nel I municipio e 133 nel II, sui quali non sarà più possibile mettere mano senza il via libera preventivo della Sovrintendenza capitolina. C’è poi l’aggiornamento di circa 1.000 elementi di preesistenze archeologico-monumentali di cui 91 eliminati e 170 nuovi inseriti, nonché quello di elementi riconosciuti come «Edifici balneari storici con valore architettonico» ed «Edifici balneari con valore testimoniale», sulla base del Piano di utilizzazione degli arenili: 13 elementi lavorati di cui 7 stralciati per favorire la rigenerazione degli stabilimenti. Previsto infine lo stralcio di oltre 300 immobili a seguito di istanze di parte, recepimento di trasformazioni urbanistiche, valutazioni congiunte con Sovrintendenza capitolina: immobili che non possedevano caratteristiche da tutelare e che possono ora essere liberamente trasformati.


Osservazioni avanzate da alcune associazioni 

Viene osservato da alcune associazioni che le modifiche proposte, non prevedono disposizioni normative in tema di rigenerazione urbana la cui modifica è tra l’altro oggetto di discussione in sede parlamentare (vedi sotto ddl Gasparri).

In particolare non si coglie l’occasione di superare il dualismo normativo tra legge regionale e PRG che rende faticosa e complicata la gestione delle attività di rigenerazione urbana da parte degli uffici comunali.

Si osserva inoltre che mancano disposizioni per l’individuazione degli ambiti territoriali in cui intervenire con i programmi di rigenerazione urbana di cui all’articolo 2 della legge 7/2017 che rappresentano uno strumento di trasformazione urbana più efficace di quanto siano stati fino ad oggi i programmi integrati o di recupero urbano previsti dal PRG.

Non viene modificata la normativa per avviare realmente e su ampia scala la rigenerazione urbana del tessuto consolidato.

Altre associazioni auspicano invece scelte normative più restrittive.

L’incontro sarà occasione per discuterne anticipando quanto avverrà  in sede di discussione assembleare.


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Maurizio Veloccia

Assessore all’Urbanistica. 43 anni, ingegnere elettronico ed esperto di sistemi informativi e di comunicazione, ha ricoperto l’incarico di vicecapo di Gabinetto alla Regione Lazio. Già Presidente dell’XI Municipio dal 2013 al 2016 è risultato, in occasione delle ultime elezioni amministrative per il Comune di Roma, il secondo candidato più votato nella lista del Partito Democratico. Ha lavorato come consulente aziendale e project manager per diverse aziende.


 

 Luca Ribichini

Architetto dal 1989, Già Vicepreside della Facoltà di Architettura di Roma “Sapienza”, professore in Disegno dell’Architettura nel corso di laurea  U.E., svolge inoltre attività di insegnamento presso il  dottorato di Storia Disegno e restauro (DiSDRA) e in due Master  della Sapienza di II° livello: in Progettazione Architettonica Impianti Sportivi, e in Progettazione degli Edifici per il Culto.

E’ presidente del comitato cultura della Casa dell’architettura di Roma.

Ha studiato  e lavorato  in studi internazionali di architettura, quali il Taller de Arquitectura di Ricardo Bofill a Barcellona in Spagna,  e lo studio di Paolo Portoghesi.

Dal 2007 al 2017 è stato nominato da Papa Benedetto XVI,  componente della Commissione Permanente per la Tutela dei Monumenti Storici ed Artistici della Santa Sede,  presso il Vaticano (presieduta dal prof. Antonio Paolucci).

Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali di architettura, tra i più significativi si ricordano:

nel 2015 riceve insieme  a Flavio Mangione  la Medaglia di Rappresentanza dal Presidente della Repubblica  Italiana Sergio Mattarella per la ricerca e la cultura per la Mostra “Giuseppe Terragni a Roma 2015”

Nel maggio  2018 riceve la Medaglia d’argento alla Triennale dell’Architettura svoltasi a Sofia (Bulgaria), insieme a Flavio Mangione e Attilio Terragni,  per il libro Giuseppe Terragni a Roma, Interarch 2018 premio speciale.

Autore di quattro monografie e più di 60 pubblicazioni scientifiche.

 


Giovanni Verga

È ingegnere libero professionista e, dalla laurea conseguita presso il Politecnico di Milano ha svolto attività professionale in edilizia ed urbanistica.
Ha ricoperto incarichi politico-amministrativi: Consigliere e Assessore della Regione Lombardia dal 1980 al 1995; Assessore alla Cultura in Provincia di Milano dal 1999 al 2001; Assessore all’Urbanistica dal 2001 al 2006 e alla Casa e Demanio dal 2006 al 2011 del Comune di Milano.
È stato: Presidente della Fondazione Stelline, Presidente del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano (triennio 1998-2000 e 2018-2021) , Direttore del Giornale dell’Ingegnere. Docente presso il Politecnico di Milano nei corsi di aggiornamento in urbanistica e presso l’Università Bicocca al Master di Risorse Ambientali.
Ha pubblicato libri e saggi sui temi della Città e del territorio.
Ha coordinato il tavolo di lavoro di Assoimmobiliare per la nuova legge urbanistica nazionale.

È coordinatore del CODE (Comitato degli Esperti) per la revisione del Piano Territoriale della Regione Lombardia.

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