I FORUM DI VISIONEROMA: VIDEOREGISTRAZIONE DEL FORUM “LA BUROCRAZIA CAPITOLINA ANNO 2023” IL TRASFERIMENTO DEI POTERI URBANISTICI
I FORUM DI VISIONEROMA: “LA BUROCRAZIA CAPITOLINA ANNO 2023”
TRASFERIMENTO DEI POTERI
L’amministrazione comunale, grazie anche all’intesa con la giunta regionale con il trasferimento dei poteri nella materia urbanistica ottiene un provvedimento di grande portata.
Visioneroma non può non apprezzare questi atti che insieme ad altri in corso, possono incidere sull’efficienza dell’amministrazione di Roma, uno dei punti dolenti della Capitale, ma anche per il significato politico che assumono in tema di riconoscimento di Roma Capitale.
Come ha sottolineato l’on. Roberto Morassut nel convegno regionale tenutosi il 29 Dicembre, sarà decisivo verificare se il Parlamento vorrà portare a termine il lungo lavoro sulla legge di Riforma Costituzionale che ridisegnava proprio i poteri della Capitale.
Anche nella discussione del convegno è emersa però la necessità di un rafforzamento della struttura burocratica dell’amministrazione, cosa che noi di Visioneroma sosteniamo con forza.
Visioneroma propone all’amministrazione Gualtieri la realizzazione di un un Convegno sullo stato e prospettive della struttura amministrativa di Roma difronte agli adempimenti della gestione ordinaria della città e quelli attinenti il PNRR ed il Giubileo.
In attesa che la giunta verifiche se intende assumere questa decisione, Visioneroma promuove questo forum a cui partecipano “attori” determinanti su un tema che ha grande incidenza sul funzionamento della Capitale e in sostanza sulla vita dei suoi cittadini ed operatori economici e sociali.
LA SITUAZIONE DEL PERSONALE E DELLA STRUTTURA AMMINISTRATIVA
“Tutti i candidati alle elezioni comunali hanno evidenziato la necessità di rimettere in movimento quella che è stata definita la “macchina comunale”, quell’esercito appunto di direttori, dirigenti, funzionari e impiegati che dovrebbe garantire il corretto funzionamento della città, attraverso le attività amministrative. E se possibile, avere anche un atteggiamento “di servizio” e non di “ostacolo” nei confronti del cittadino.
Ventiduemila dipendenti sembrano tanti, ma in realtà per Roma sono pochi.
Sino a 15 anni fa ne aveva 28 mila e ad oggi ne ha persi 6 mila con un invecchiamento progressivo. Questo rende la macchina poco efficiente. Poi ci sono gli elementi qualitativi e di formazione che vanno ripresi.
Ma un rafforzamento è un compito imprenscindibile. In piccola parte lo faremo entro 2 mesi con le assunzioni di 300 tecnici per il Pnrr e l’obiettivo di rafforzare il sistema.
Chiuderemo il 2022 con + 500 e la ripresa va consolidata per affrontare il Giubileo con 45 mln di visitatori e alla sfida del’Expo 2030 che speriamo di vincere. Poi dobbiamo rafforzare la componente tecnica e amministrativa e dei vigili urbani e il personale educativo nelle scuole e negli asili nido.
Sicuramente c’è un lavoro da fare intanto sulla capacità della nostra amministrazione di utilizzare le risorse che ha. Dentro questo sforzo di mettere ogni tassello al posto giusto c’è anche un’idea di valutazione più efficace delle prestazioni del gruppo e dei singoli. Roma deve tornare ad essere attraente per chi cerca lavoro.
Negli ultimi concorsi abbiamo constatato che non c’è più voglia ed orgoglio nel venire a lavorare per Roma Capitale. Un esempio è il concorso per 500 posti di istruttore di Polizia Locale: 232 idonei soltanto e firmano solo in 161 nuovi vigili urbani. Anche per questo dovremmo rimettere mano nel 2023 e non nel 2024 come si pensava all’organizzazione della Polizia Locale che ha bisogno di essere rafforzata ora.
Sicuramente il concorso va fatto meglio ma abbiamo bisogno di liste e graduatorie che possano essere utilizzate in forma rapida e dobbiamo fare in modo che torni ad essere un valore lavorare per Roma.
H trovato una grande voglia di mettersi in gioco e una grande voglia di contribuire al rilancio della città. Stesso discorso per i vigili e i dirigenti: c’è voglia di far ritornare il prestigio di Roma come amministrazione!”
Roma è una città che si può e si deve trasformare. La trasformazione, l’istanza al cambiamento radicale è una cosa a cui dedicare tutte le energie. In questo anno abbiamo costruito in azioni e formazione, costruendo delle reali banche del tempo e dei coworking; abbiamo avviato i primi progetti: musei diffusi, i 15 prototipi dei 15 minuti nei 15 municipi.
Perché è una città decentrata. Questa Roma non ha una scadenza con la nostra consiliatura, perché Roma deve ripensarsi, cambiando l’ordine dei fattori. Sino ad oggi ha messo il Centro della città al centro e le sue periferie fuori. Dobbiamo riportare chi vive fuori dal Gra dentro la città. La vera Roma sta fuori dal Raccordo dove vanno a vivere le nuove famiglie e dove mancano i servizi.”
GLI ORGANICI
Gli organici delle varie strutture capitoline sono in grave difficolta’ rispetto agli organici: mancano istruttori amministrativi, funzionari, avvocati e tecnici.
La carenza complessiva di personale dall’analisi effettuate a dicembre del 2021 era di oltre 9mila unità, ma da quella data al 2024 si calcola che altri duemila dipendenti capitolini andranno in pensione.
Anche la Polizia Locale è ai minimi storici con “oltre 3000 unità in sotto organico”.
Nemmeno il maxi concorso bandito dalla giunta Raggi, ha permesso di rafforzare l’organico del corpo.
Per i 500 posti messi a disposizione sono risultati idonei solo in 223 con 173 assunzioni effettive :la nuova selezione dei caschi bianchi si terrà, probabilmente, nel 2023 con le assunzioni nell’anno seguente.
Il Comune può invece già scorrere quelle graduatorie del “concorsone”, costato 6,7 milioni di euro, risultate lunghe: ossia con molti idonei oltre i vincitori. Funzionari ed istruttori amministrativi su tutti. La scadenza degli elenchi è negli ultimi mesi del 2023.
Un’operazione di scorrimento delle graduatorie degli idonei già iniziata nell’anno corrente e che ad oggi prevede – il report fatto dal neo assessore al Personale, Andrea Catarci – 48 funzionari amministrativi, 60 istruttori amministrativi e 100 Assistenti Sociali in più.
Con la modifica della pianificazione 2022 in itinere entreranno inoltre 300 profili tecnici.
Tale azione continuerà anche nel 2023 con il nuovo piano assunzionale del triennio 2023-2025, ponendo l’attenzione ai profili amministrativi e tecnici, alla polizia locale e al personale educativo scolastico.
Il numero di nuove assunzioni che sarebbe necessario effettuare ammonta a diverse migliaia ma i vincoli di spesa e i margini di incremento previsti dalla legge non consentono di raggiungere questo obiettivo”.
Si pone l’esigenza di ottenere dal governo nazionale il riconoscimento di deroghe e poteri speciali nel settore delle politiche per il personale per la Capitale, tanto più in vista del Giubileo e dell’avvio della realizzazione delle opere ottenute in via straordinaria con le risorse del PNRR”.
LA STRUTTURA DELLA AMMINISTRAZIONE CAPITOLINA DOPO LA RECENTE DELIBERA SULLA MACROSTRUTTURA
Nella stessa delibera vengono segnalati ben 306 posizioni vacanti
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IL PERSONALE CAPITOLINO
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pubblicato nel Gennaio 2022
LE DIPENDENTI COMUNALI
Il 70% delle persone che lavorano negli uffici di Roma Capitale sono donne. Il dato è stato condiviso dallo stesso Campidoglio nella Giornata internazionale per i diritti delle donne, ed è uno spaccato della composizione dell’amministrazione capitolina al 31 dicembre 2022.
La presenza delle donne tra il personale di Roma Capitale è cresciuta del 3% nell’arco degli ultimi 10 anni, un dato superiore alla media nazionale, che attesta le dipendenti della pubblica amministrazione al 58 per cento del totale secondo l’ultimo censimento Istat.
La divisione delle dipendenti negli uffici di Roma Capitale
Al 31 dicembre 2022, le dipendenti donne si concentravano prevalentemente nelle famiglie professionali a carattere umanistico, sociale ed economico – amministrativo. L’area in cui sono la maggioranza (il 98,15%) è quella educativa e sociale, seguita da cultura, turismo e sport, comprensiva di bibliotecari, istruttori servizi culturali, archeologi e storici dell’arte (78,79%). Percentuale elevata anche per le aree economico-amministrativa e servizi di supporto, dove le donne sono il 72,54%.
In crescita la presenza femminile nella comunicazione, con quasi il 62%, in aumento rispetto al 57,62 del 2014. Le aree in cui si registrano le percentuali più basse sono invece quelle di ambiente e sicurezza sul lavoro e informatica e telematica, tra il 19 e 20 per cento.
Nella polizia locale, e in generale tra tutto il personale compreso nella famiglia vigilanza, le donne sono invece 3.035 su un totale di 5.821, e rappresentando quindi il 52,14 % del totale, con una crescita di quasi 4 punti percentuali dal 2014.
Infine, l’aumento più evidente si osserva nella famiglia tecnicam che comprende architetti, ingegneri, geometri e funzionari tecnici. Se è vero che in quest’area professionale le donne sono solo il 38,63 % del totale, guardando ai dati degli ultimi 8 anni emerge che sono più che raddoppiate passando da 223 a 506.
Come sono inquadrate le dipendenti capitoline
Dal punto di vista dei ruoli dirigenziali e manageriali, se sul versante politico la giunta capitolina incarna la parità di genere con 6 assessore e 6 assessori, sul versante amministrativo ai vertici dirigenziali le donne sono ancora sotto rappresentate, in linea con quanto avviene a livello nazionale e negli altri enti locali. Anche all’interno degli uffici di Roma Capitale, infatti, si registra una prevalenza maschile tra i dirigenti, che si attesta al 64,78 % al 31 gennaio del 2023.
Un passaggio importante per l’inversione di questa tendenza si è però registrato a dicembre 2022, con l’entrata in servizio dei nuovi dirigenti in attuazione del piano assunzionale 2022, sia tramite concorso pubblico e mobilità, sia tramite procedura selettiva riservata al personale dipendente di Roma Capitale: 25 donne contro 19 uomini.
Per quel che riguarda il personale non dirigente, la maggior parte dei dipendenti capitolini appartiene alla categoria C. Questo vale soprattutto per le dipendenti, che per il 77,3 per cento sono inquadrate in questa categoria. Nella categoria D, quella dei funzionari, sono impiegate il 20 per cento delle donne, le rimanenti, poco più del 2 per cento appartengono alle fasce A e B
UN CONVEGNO IMPORTANTE
Laureato in Lettere e Filosofia, nel 2012 Zevi ha conseguito anche il Dottorato di ricerca in Storia della Lingua Italiana. Oltre al ruolo con Gentiloni, Zevi ha ricoperto anche altri incarichi politici dal 2008 al 2018 presso la Provincia di Roma e il Ministero degli Affari Esteri, dedicandosi in particolare ai temi della Solidarietà, dei Diritti Umani e della Cooperazione internazionale.
Ha collaborato con diverse testate, come l’Unità, Il Foglio e Left. Attualmente scrive per l’Huffington Post e per Moked.it. Infine, Zevi collabora con l’Istituto di Studi di Politica Internazionale (ISPI), come responsabile del Desk sulle Global Cities.
Grande appassionato di nuoto e tennis è attualmente Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative.
Giovanni Masia
Laurea in scienze giuridiche, consulente free lance nel settore ICT di importanti realtà internazionali e nazionali e startup innovative, a sostegno della mission aziendale e dell’adozione di modelli e processi funzionali alla Digital Trasformation del settore pubblico.
In particolare si è occupato dei processi di predisposizione d’offerta in risposta a importanti gare Consip, dei processi di digitalizzazione in ambito fiscalità del Comune di Roma.
E’ stato dirigente presso un Gruppo Multinazionale posizionato nei primi tre posti del rainking mondiale dei fornitori di servizi ICT e di consulenza.
Ha avuto la responsabilità commerciale di una serie di Account selezionati quali Roma Capitale, Ministero Affari Esteri, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Regione Lazio e INPS.
Segretario Generale Cgil Roma e Lazio dal 2016.
Friulano di Udine, una carriera iniziata nel sindacato dei trasporti della Cgil, di cui è stato anche segretario nazionale e continuata nella segreteria nazionale della Slc Cgil (Sindacato Lavoratori della Comunicazione) dove ha vissuto quattro intensi anni come segretario nazionale durante i quali ha affrontato il pesante periodo delle ristrutturazioni delle aziende delle Tlc e della crisi dei call center, conseguendo risultati importanti e duraturi sia sul versante dei contratti sia dei processi regolatori normativi e di Authority.
Michele Azzola è attivo sostenitore del ruolo democratico dei corpi intermedi, che “devono riconquistare e riqualificare la mediazione sociale quale strumento indispensabile per redistribuire la ricchezza. Questa fase di crisi sanitaria deve essere lo spunto per ripartire in modo diverso, alternativo, radicalmente alternativo. La Cgil di Roma e Lazio crede che in questa fase tutte le associazioni di volontariato e le realtà sociali debbano trovare un canale di comunicazione per elaborare contributi da offrire alla città e alla Regione”
Prof. Avv. Piero Sandulli
Laureato, con lode, in Giurisprudenza nel 1977, presso l’Università di Roma “La Sapienza”.
Titolare della Cattedra di Diritto Processuale Civile e Sportivo nell’Università di Roma “Foro Italico”.Professore invitato di Diritto Processuale Civile presso la Facoltà di Diritto Civile della Pontificia Università Lateranense, nello Stato Vaticano.Docente di Diritto Processuale Civile presso la Scuola delle Professioni legali dell’Università di Roma “La Sapienza” e di Teramo.Docente di diritto processuale civile presso la Scuola forense Vittorio Emanuele Orlando dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
Responsabile del settore della Giustizia Sportiva, nel Master di Diritto Sportivo dell’Università “La Sapienza” di Roma, di cui è stato promotore.Responsabile del settore Processo del Lavoro nel Master di Diritto del Lavoro e Previdenza Sociale dell’Università “La Sapienza” di Roma.Avvocato abilitato alla difesa innanzi alle giurisdizioni superiori.
Componente del Nucleo strategico di Valutazione dei dirigenti dell’Agenzia di diritto allo studio universitario della Regione Lazio.Componente del Consiglio giudiziario presso la Corte d’Appello di l’Aquila (2012-2016).Presidente della Corte Sportiva d’Appello della Federcalcio, è giudice sportivo della F.I.G.C. dal 1996. E’ Presidente del Collegio di garanzia della Federnuoto.
Assessore alle Politiche Giuridiche e demografiche del Comune di Roma (1993-1997). Presidente del Nucleo di valutazione della Provincia di Roma (2003-2013). Componente delle Commissioni di riforma legislativa presso il Ministero della Funzione Pubblica ed il Ministero di Giustizia.Componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma (2001-2004).
Autore di molteplici pubblicazioni (193), tra cui 7 monografie è tra i fondatori e vicepresidente di Visioneroma